Domanda di concessione

È stata pubblicata dal 17 agosto al 15 settembre 2017 la domanda di concessione FLP per il nuovo progetto Tram-Treno.

Sei associazioni di Cittadini per il territorio del Luganese (Massagno, Gandria, Bré, Capriasca, Bomborozzo, Pian Scairolo) hanno attivamente partecipato alla consultazione. Esse sono da sempre convinte sostenitrici del trasporto pubblico, salutano con favore gli investimenti delle Autorità in questo campo, ma in questa occasione criticano certi aspetti della proposta per i motivi che potete leggere nella risposta (leggi) e che sono riassunti nei punti seguenti.

Progetto insoddisfacente

Il progetto del Tram-Treno, allo stato di elaborazione attuale, presenta aspetti insoddisfacenti e solleva preoccupanti dubbi sulla sua capacita di funzionare correttamente, in modo sicuro.

Le premesse sono cambiate

Le premesse rispetto alla progettazione precedente sono cambiate, ora si ammette che la maggioranza degli utenti ha come meta la stazione FFS di Lugano. Questa novità, da una parte rafforza le perplessità relative alla scelta di portare il terminale in centro città, e dall’altra evidenzia le lacune di analisi e di verifica del progetto. Infatti le nuove cifre dimostrano che la fermata sotterranea e le scale mobili saranno sollecitati molto di più di quanto il precedente progetto prevedeva.

La stazione sotterranea sarà sovraccaricata

Il numero dei passeggeri che interscambieranno nella stazione sotterranea, già nella prima tappa, sarà molto elevato (8000 persone/giorno) e presumibilmente raddoppierà quando la linea verrà prolungata fino a Cornaredo. Sono cifre molto rilevanti che metteranno a dura prova le infrastrutture progettate e la gestione della sicurezza. Nello stadio finale potranno essere oltre 15’000 i passeggeri che ogni giorno saliranno o scenderanno dal Tram-Treno nella fermata sotterranea, un carico addirittura superiore al numero dei saliti e scesi che si è misurato nel 2011 per l’intera stazione FFS di Lugano (4 binari).

Il collegamento fino a Cornaredo è essenziale

Soltanto il prolungamento della linea verso il fiume Cassarate e il suo attestamento a Cornaredo, può giustificare la realizzazione della prima tappa del Tram-Treno. Soltanto così si può confutare l’obiezione, sostenuta da molti, che la priorità non deve essere data alla galleria ma al tronco fino a Cornaredo. Il totale finanziamento della galleria da parte della Confederazione permette ora di spostare l’impegno finanziario del Cantone e dei Comuni verso il proseguimento della linea e dare così risposta positiva alle aspettative di molti cittadini e di vari gruppi politici.

Urbanistica trascurata

Il comparto urbano che dovrà accogliere la nuova linea ferroviaria è molto sensibile agli interventi strutturali. In particolare si intavvedono difficoltà a inserire la nuova indispensabile fermata di Sant’Anna (in aggiunta o in sostituzione della fermata sotterranea) se si insiste sul tracciato contorto oggi prescelto. Ancor più critico risulta la sistemazione dell'area delle pensiline di Lugano-Centro, con ingrandimento dello spazio dedicato a treno e bus, a scapito dell'area pubblica. L’assetto urbanistico del comparto che va da Sant’Anna a Lugano-Centro deve dunque essere ridisegnato con competenza, cercando il consenso della popolazione.

Analoga richiesta viene rivolta per il comparto di Cavezzolo di Bioggio, dove il progetto Tram-Treno sommato a quello della circonvallazione stradale, usa il territorio in maniera irrazionale e non parsimoniosa.

 

Così come è, il progetto non può essere accettato

Alla luce delle gravi carenze rilevate nell’incarto, sosteniamo che l’interesse pubblico per la prima tappa non è dato, né sono rispettati i principi fondamentali della pianificazione territoriale. Il progetto deve essere rivisto e completato, integrandovi le considerazioni e i condizionamenti della seconda tappa, il prolungamento fino a Cornaredo con tracciato lungo il fiume Cassarate.

Se l’Ufficio federale dei trasporti (UFT) accettasse la domanda di concessione così come è stata presentata, metterebbe i cittadini davanti al fatto compiuto e ipotecherebbe le scelte successive secondo la nota tattica del salame.