Massagno, monumento distrutto!

La culla di Massagno

Il comune di Massagno trae il nome dal vecchio nucleo medioevale che si è sviluppato attorno alla chiesa di Santa Lucia, di origine cinquecentesca, distrutta nel 1931 per allargare la strada cantonale del San Gottardo.

La chiesa di Santa Lucia, parrocchiale, sorgeva in parte sulla piazzetta oggi dedicata alla patrona e in parte sul sedime della sottostante via San Gottardo.

Ha scritto Domenico Robbiani: "Nel giugno 1931, dovendosi procedere all'allargamento e sistemazione della strada cantonale, dopo lunghe trattative tra le competenti Autorità vennero demoliti la chiesetta di Santa Lucia e lo svelto campanile e furono rifuse le campane".

Poi anche il restante nucleo storico è stato distrutto.
Vedi foto e documenti .

Il monumento in memoria

Verso la fine degli anni '50, l'arch. Alberto Finzi di Massagno propone al sindaco ing. Giacomo Grignoli di realizzare un monumento in memoria della chiesa di Santa Lucia, nel luogo dove da secoli era radicata la chiesa parrocchiale. La posizione originale scelta dall'arch. Finzi combaciava precisamente con quella dell'abside e dell'altare della chiesa distrutta. Le Autorità comunali decisero però di spostare il monumento una decina di metri più in là, per ragioni pratiche. Il progetto fu realizzato dall'arch. Finzi nel 1960-61 ed è ricco di citazioni e di simboli religiosi e storici. A nostro parere, oltre al valore testimoniale, il monumento è valido anche per la sua forma espressiva.

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Demolizioni

Il nucleo originario di Massagno e la sua chiesa non esistono più, sono stati distrutti. Ora è minacciata di distruzione anche l'ultima testimonianza. Vedi.

Leggi l'articolo della RegioneTicino del 6 sett. 2012, con un'intervista all'arch. Alberto Finzi.

Un'azione ingiustificata e inutile

Ci dovrebbero essere ragioni forti e ineccepibili per distruggere un monumento che riporta alla memoria il passato, il cuore di Massagno e lo spirito devozionale della sua popolazione.

Invece la distruzione, pianificata a tavolino, non è sostenuta da motivi convincenti. Si abbatte:

  1. per allargare la strada
  2. per realizzare l'entrata all'autorimessa degli stabili che stanno sorgendo sulle rovine del vecchio nucleo.

Allargare la strada, oggi, appena dopo che si è messa in funzione la galleria che dovrebbe alleggerirne il carico, è incomprensibile.
Creare la porta dell'autorimessa proprio dove c'è il monumento è segno di incredibile sfrontatezza. Ci sono altre possibilità per accedervi senza dover distruggere il monumento.

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