Capitolo chiuso!

La SUPSI vuole iniziare subito a costruire

La SUPSI, in accordo con le Ferrovie Federali Svizzere, ha chiesto alle autorità comunali di separare la zona di pianificazione comune tra Massagno e Lugano in due zone distinte.

Di conseguenza la SUPSI intende proseguire con urgenza il progetto sulla sola area della Città di Lugano, realizzando così in posizione strategica gli edifici indispensabili per la futura collocazione della Direzione con i suoi servizi, del Dipartimento sanità e del Dipartimento Scienze aziendali e sociali.

Concordiamo con la scelta della SUPSI

Si tratta di un atto di ragionevolezza e di realismo che sblocca la situazione di contrapposizione in cui si erano cacciate le autorità massagnesi, intestardite a perseguire una soluzione urbanistica non condivisa. La scelta di FFS SA e di SUPSI permetterà di dare il via rapidamente all'opera universitaria prioritaria su cui c'è sempre stato largo consenso e nel contempo di ripristinare un'unità progettuale dei piazzali della stazione, prima arbitrariamente scissa.

Clamoroso fallimento della strategia municipale

Le scelte della SUPSI e delle FFS SA sanciscono il fallimento di dieci anni di manovre per imporre una soluzione non condivisa.

In dieci anni (inconcludenti) e dopo aver speso più di mezzo milione di Fr. (inutilmente) i progetti allestiti dal Municipio di colpo diventano impraticabili.

L'opzione di evitare il confronto con le idee degli altri e di rifiutare in ogni occasione di informare e far partecipare la popolazione agli indirizzi progettuali auspicati, alla fine ha condotto a questo clamoroso insuccesso.

Le FFS non pagano

Il comunicato delle FFS squarcia il velo, finalmente, sull'aspetto finanziario dell'operazione. Dicono:

"Le FFS colgono l‘occasione per rettificare quanto riportato da alcuni media mercoledì 5 ottobre 2011, dove veniva asserito che l’azienda di trasporto si sarebbe assunta i costi di copertura della trincea di Massagno. Ciò non corrisponde alla realtà dei fatti. Da parte loro le FFS hanno sempre dichiarato ai partner istituzionali di essere in linea di principio d’accordo di poter cedere a titolo gratuito e a titolo compensatorio i sedimi non edificati posti sulla trincea, premesso che ciò non comporti altri oneri finanziari, in particolare per quel che riguarda la copertura della “trincea ferroviaria”

Le FFS non sono dunque mai state disponibili a partecipare alle spese di copertura della trincea. Tutte le spese di copertura (20 mio Fr.) e di sistemazione dell'area ricadrebbero così sui Comuni di Massagno e di Lugano. Come abbiamo sempre sostenuto

Leggi il comunicato.

Verso una soluzione condivisa

Ora, dopo anni di insistenze, di mancato dialogo e di partecipazione rifiutata, si riapre un nuovo scenario, che potrebbe finalmente essere positivo se solo se ne volessero cogliere le potenzialità. Lasciando cadere impostazioni pregiudiziali non dubitiamo che si possa giungere in tempi ragionevoli a una soluzione razionale, condivisa e favorevole a tutte le parti.

Rassegna stampa

Leggete la raccolta delle opinioni espresse sulla pubblica stampa.