La circonvallazione di Agno e Bioggio

Breve cronistoria di una lunga vicenda

L’idea di realizzare una “strada espresso” per collegare l’autostrada N2 a Ponte Tresa risale all’inizio degli anni 1960. La prima versione del progetto sfociava in Italia allo stretto di Lavena. Il progetto fu fermato da “Italia Nostra” che vi si oppose.

Qualche anno dopo, nell’ambito della pianificazione del Piano del Vedeggio, gli studi furono ripresi. Era allora cresciuta la convinzione che la costruzione della superstrada del Malcantone non potesse essere realizzata con le sole forze cantonali. Si cercò dunque di coinvolgere la Confederazione e l’Italia dando al concetto una portata superiore, di collegamento internazionale. Il nuovo tracciato prevedeva lunghe gallerie in Svizzera e in Italia e si collegava alla superstrada della Val Cuvia fino a Vergiate. Ma anche questo tentativo, a metà degli anni ’80, fallì per mancanza di interesse sia della Confederazione che in Italia.

Si ritornò dunque alla situazione di partenza. Nel 1988 si costituì la Commissione regionale dei trasporti del Luganese (CRTL) e fu avviato il PTL, Piano dei trasporti del Luganese. Il prof. Caposio, esperto torinese chiamato a redigerlo, formulò la proposta, nuova per il Malcantone, di puntare sul trasporto pubblico. Propose di rafforzare e rinnovare la ferrovia locale, la FLP doveva divenire il principale collettore dei trasporti regionali, essere potenziata e prolungata in Italia fino al Madonnone di Ponte Tresa. Caposio riteneva che il traffico stradale, mantenuto entro limiti sopportabili dall’alternativa ferroviaria, potesse sostanzialmente svolgersi sulla strada principale esistente, purché fosse adeguata e comprendesse la circonvallazione di Agno. La CRTL e il Dipartimento del territorio proposero dunque (verso il 1995) un tracciato che si spostava in sponda sinistra del Vedeggio per poi ritornare in sponda destra a Bioggio.

Negli anni successivi furono inserite nel Piano Direttore cantonale due gallerie, da Magliaso a Ponte Tresa, lunghe in totale quasi quattro km.

Nel 2011, allo scadere della legislatura, il Gran Consiglio ritoccò il progetto dipartimentale, ne ridusse i costi e votò il progetto e i crediti di 134 mio per la sua realizzazione.

Nel giugno 2013 il popolo ticinese, chiamato in votazione da una iniziativa popolare, respinse di misura l’idea di realizzare una galleria al posto della circonvallazione di Agno e Bioggio.

Nel 2014 la Confederazione ha negato il finanziamento della strada.

Il 25 febbraio 2019 il DT ha presentato una variante di tracciato, tutto in sponda destra, a fianco del fiume Vedeggio e dell’aeroporto, costo 2017 mio fr.