Circonvallazione: il progetto 2019

25.02.2019: Presentato il nuovo assetto della strada

Il progetto riprende e corregge, per quanto possibile, il progetto definitivo del 2015.

Rispetto al progetto 2015 i costi sono sensibilmente aumentati: da 134 mio FR a 213 mio FR, (cui si devono aggiungere, per prudenza e realismo, 42 mio FR [=20%] per eventuali spese non considerate). In totale 255 milioni di  franchi, tutti a carico del Cantone e dei Comuni, perché la Confederazione ha rifiutato di sussidiare l’opera .

 

Ecco il tracciato

Le principali differenze tra il progetto 2011-15 e l’attuale proposta sono:

  • Messa in galleria del raccordo al Vallone di Agno (250 m =  31 mio FR)
  • Migliore cosmetica del tratto interrato  nel parco a lago nel golfo di Agno
  • Schermatura alta ma aperta del tratto che affianca la pista dell’aeroporto;
  • Riduzione e camuffamento del P&R e cambiamento delle strade locali a Cavezzolo.

 

Osservazioni

L’opera stradale rimane problematica e controversa nonostante la nuova accurata progettazione.
I punti critici sono:

  • La costruzione di una strada tra aeroporto e fiume costituisce un'ipoteca permanente e irreversibile nel territorio del Piano del Vedeggio, anche per gli scenari futuri. La vistosa, chilometrica schermatura a fianco del fiume e dell’aeroporto rappresenta un'emergenza paesaggistica sgradevole e degradante.
  • Il forte impatto territoriale a Cavezzolo, sommato a quello del tram-treno, rende difficile l’uso razionale del luogo strategico destinato a diventare il cuore del Nuovo Polo del Vedeggio. Il nuovo progetto, in questo luogo, non ha portato decisivi miglioramenti.
  • Il conflitto del tracciato a lago, in un’area di grande sensibilità territoriale, rimane problematico. Per mascherarne la visibilità, si vuole realizzare la strada nel sottosuolo, senza però accennare ai seri problemi idraulici e di inquinamento atmosferico che essa provocherà. La costruzione si trova nella falda acquifera e costituisce una diga sotterranea che ostacolerà il deflusso delle acque freatiche. Studi effettuati negli anni ‘60-’70 avevano sconsigliato un tracciato sotterraneo a lago; il progetto del 1995 ne aveva tenuto conto e aveva proposto solo una soluzione semi-interrata. La soluzione comporta rischi, complicazioni e costi supplementari, che se possibile sarebbero da evitare.
  • I costi elevati, tutti a carico del Cantone e dei Comuni. L’opera non è sussidiata dalla Confederazione, non per suo malvolere, ma perché non è consona con i principi territoriali e funzionali che reggono le sue scelte (che dovrebbero pur essere anche le nostre).
  • La sua scarsa efficacia funzionale. La soluzione non risolve i problemi delle congestioni stradali nel Piano del Vedeggio, sull’autostrada e a Lugano nord. Non sono allegati al progetto studi che ne provano l'opportunità e il buon funzionamento.

Perché rifiutare altre soluzioni?

Da anni, dai tempi del PAL2 (2010), abbiamo proposto soluzioni alternative; non sono mai state prese in considerazione, supponiamo perché si pensava che esse intralciassero la pronta risoluzione del problema. Lo stesso argomento era stato evocato a proposito del progetto del 1990-95 e anche del progetto del 2011, e si è visto che l'argomento che non ne ha accelerato la realizzazione.

Pierino Borella, sostenuto da autorevoli e competenti personalità (Remigio Ratti, Angelo Rossi, Benedetto Antonini, Gian Paolo Torricelli) ha presentato una motivata alternativa (leggi).
Il gruppo professionale Sailer-Borra-Caruso-Mainardi ha pure indicato una variante di diversa concezione territoriale, variante ancora in elaborazione (vedi).

Ricordiamo il principio basilare che regge la pianificazione delle grandi opere:
Per aver successo ci vogliono buoni progetti, larga condivisione, finanziamenti assicurati.
Secondo noi questi requisiti, in questo caso, non ci sono ancora.