Trasporti pubblici
Con una galleria di 2135 metri la linea FLP arriverà in centro città, dove (dopo aver percorso il tratto iniziale di Corso Pestalozzi) si attesterà alla Pensilina Botta.
La ferrovia FLP avrà anche una fermata sotterranea ca 60 m sotto la stazione FFS di Lugano. I passeggeri dei treni dovranno dunque usare lunghe scale mobili per accedervi.
Il progetto non ha convinto noi né molti altri, per vari motivi:
Il terminale in centro città ha molti oppositori di peso
La Lega e vari PLR (ing. Früh, per esempio) si oppongono al terminale urbano perché percorre le strade urbane (Corso Pestalozzi), disturba e obbliga a togliervi la circolazione automobilistica. È vero che su questo tratto nelle ore di punta ci sarà un intenso viavai di convogli ferroviari di 42 metri di lunghezza ogni due minuti e mezzo.
L'opposizione annunciata non è mai stata appianata e quindi potrà riemergere in seguito. Il metodo di avanzare senza ascoltare le critiche non è un buon metodo e, come insegnano le vicende passate, di solito fa perdere tempo e denari.
La linea FLP che passa da Muzzano e Sorengo verrà smantellata e sostituita con linee autobus, costose perché servono un bacino d’utenza limitato e lente perché costrette nella generale congestione stradale.
Non è mai buona cosa togliere un servizio che funziona.
La zona di collina, soprattutto il popoloso quartiere in piena crescita di Cortivallo, è oggi ben servita dalla linea FLP esistente, sia in direzione Lugano che in direzione Ponte Tresa. Togliere loro il servizio sarebbe un passo indietro.
Il PAL2 vuole realizzare la linea tram da Bioggio a Manno, lunghezza 2 Km, costo 80 mio Fr.
La linea raccoglie i suoi utenti tra i residenti di Manno che lavorano nel centro città, ma non i pendolari inversi che potrebbero arrivare con il treno.
La nuova linea ha un carico molto basso per una infrastruttura tramviaria.
Conveniamo che l'area di Manno dovrebbe essere servita da una linea di trasporto pubblico su rotaia (tram o TILO), ma la proposta del PAL2 è concettualmente limitata e persegue la "tattica del salame" senza dire quali saranno i passi successivi, i loro costi, i benefici attesi e le alternative scartate.
L'opera costa in totale 276 milioni di franchi, ma nel credito votato ne sono compresi solo 218,6. Ne mancano dunque 57, che dovranno essere obbligatoriamente aggiunti in seguito.
La Confederazione ha per ora deciso di riconoscere solo un sussidio di 25 milioni, relativo al tratto per Manno.
Il sussidio del resto sarà deciso nell'ambito del PAL3 o in altri ambiti ferroviari. Considerato il basso rapporto utilità/costi, la contestazione sulle priorità d'esecuzione e sul progetto e il mantenimento della controversa circonvallazione stradale di Agno e Bioggio, le aspettative delle Autorità a noi sembrano essere eccessivamente ottimistiche .