Le scelte di Lugano e Mendrisio

Confusione nei termini

Sulla denominazione sarebbe il caso di fare chiarezza: Piano Direttore comunale, Piano di indirizzo o MasterPlan adesso sono usati come sinonimi, con significati equivalenti; ma i nomi invece evocano riferimenti a contesti differenti.

  • Piano Direttore comunale (PDc)
    Il PDc di Mendrisio mutua il concetto e la struttura dal PD cantonale. Ha un orizzonte temporale di 30 anni e si suddivide in due moduli nettamente distinti: Obiettivi e schede operative, i primi approvati dal CC, le seconde no.
  • MasterPlan
    Il MasterPlan è un concetto generico che si usa anche nelle imprese, in economia, in politica, nelle infrastrutture e in altro ancora. Significa Piano maestro o generale o di indirizzo. Nel campo della pianificazione territoriale ticinese è stato usato come studio di base per esplorare i possibili sviluppi territoriali di un comprensorio. Il Municipio di Lugano usa il termine nel senso di Piano di indirizzo del PR comunale, con orizzonte temporale di 15 anni.
  • Piano di indirizzo
    Il Piano di indirizzo è un elemento del PR previsto dalla legge cantonale LST. Esso serve per comunicare con il Cantone (DT, Dipartimento del territorio). Ha un orizzonte di 15 anni e contiene gli indirizzi per elaborare il PR comunale.

Livelli della pianificazione territoriale

Gli strumenti della pianificazione del territorio, in ambito cantonale, si suddividono in due livelli:

  • Pianificazione direttrice o di indirizzo.
    Esempio: PD cantonale, Richtplan comunale; vincolante solo per le Autorità, non per i privati.
  • Pianificazione dell'utilizzazione (PR)
    Esempi: PR comunali, PR intercomunali o PUC cantonale; vincolanti per tutti, Autorità e privati.

Vedi gli allegati esplicativi 1) di Fabio Giacomazzi e 2) di Adelio Scolari.

Lo strumento di Mendrisio appartiene al livello della Pianificazione direttrice o di indirizzo. Quello di Lugano no, per ora è solo uno studio preliminare.

Cosa si vuole?

L'obiettivo è quello di realizzare un PR unitario per tutto il Comune. Unitario non vuol dire unico. Unitario vuol dire congruente in tutte le parti, coordinato, adatto alle esigenze e alle forze del comune, ma eventualmente attuato per comprensori. Avviare un PR unico, per tutto il territorio, sarebbe troppo lungo e complesso.

Nel nostro caso la Pianificazione di indirizzo o direttrice deve dare indicazioni su come intende sviluppare il territorio comunale e disciplinarne l'uso del suolo per i prossimi
15 -20 anni
(diciamo orizzonte anno 2035), considerando i vincoli superiori (Leggi, PDcant, Confederazione), la disponibilità finanziaria per quel periodo e le previsioni di sviluppo economico e demografico del Comune. Lo strumento deve altresì coordinare le pianificazioni d'utilizzazione (PR) nei vari comprensori.

Concretamente la Pianificazione di indirizzo o direttrice dovrebbe:

  • Per prima cosa elaborare un compendio dello stato dell’urbanizzazione attuale, conformemente all’articolo 31 OPT (ordinanza federale).
  • Poi stabilire le condizioni quadro entro cui operare sul territorio nei prossimi 15-20 anni (i cosiddetti "paletti"),
  • definire le linee e i contenuti per regolare l'assetto paesaggistico, gli insediamenti (alloggi, attività, scuole, turismo), la mobilità pubblica e privata, le attrezzature e le costruzioni pubbliche, con proposte aperte o varianti alternative tra cui il CC sceglierà,
  • indicare le infrastrutture che verranno realizzate nel periodo di validità del PR e rispettare esplicitamente il principio “prima le infrastrutture poi lo sviluppo degli insediamenti
  • delimitare le zone edificabili e indicare le aree da densificare nei prossimi 15-20 anni
  • indicare le aree dove svolgere successivamente studi e progetti per definire l'assetto urbanistico adeguato
  • designare le aree e i monumenti di valore naturalistico, paesaggistico o culturale da proteggere
  • Valutare gli aspetti di fattibilità, opportunità e compatibilità ambientale delle soluzioni urbanistiche ritenute. Ponderare gli interessi.
  • indicare come si intende tener conto dell'obiettivo di incentivare la mobilità con i trasporti pubblici, a piedi o in bicicletta, per limitare l'eccesso di traffico stradale e per perseguire un rapporto d'uso dei trasporti pubblici più equilibrato.

Componenti, procedure e tempi

Lugano, MasterPlan

Scopo
Indirizzare i successivi PR comprensoriali
Coordinare e armonizzare i PR comprensoriali tra loro

Componenti
Il MasterPlan è un atto unico, ampiamente articolato, che conterrà gli obiettivi generali della grande Lugano, le linee di sviluppo per i prossimi 10-15 anni, lo sviluppo sostenibile e le indicazioni per l’uso del suolo nei settori dell’urbanizzazione, della mobilità, dell’ambiente, degli spazi pubblici.

Procedura.
Il MM 9317 prevede l'elaborazione del MasterPlan da parte del Municipio, l'informazione e la partecipazione della popolazione, ma non prevede l'approvazione da parte del Consiglio comunale.

Costi e tempi
L'elaborazione del MasterPlan durerà 4 anni (di cui il primo per la scelta degli operatori) e costerà 1,45 mio FR.

Critica
Se manca l’adozione da parte del CC, il MasterPlan resta uno studio qualsiasi, poco incisivo, che nessuno è tenuto a seguire.

Mendrisio, Piano Direttore comunale

Scopo
Fissare gli obiettivi delle successive varianti di PR.

Componenti
Il PDc di Mendrisio si compone di due moduli. Nel primo modulo ci sono gli obiettivi e, con atto separato, i concetti settoriali; nel secondo modulo ci sono le schede operative (ne sono previste 25)

Procedura
Il PDc in tutte le sue componenti é elaborato dal Municipio, ma non è prevista la partecipazione della popolazione in nessun caso. Solo il documento sugli obiettivi è deciso dal Consiglio comunale.

Costi e tempi
L'elaborazione del Modulo 1 richiede circa due anni, il Modulo 2 altri due anni. Il costo previsto ammonta a 0,75 mio FR.

Critica
Il PDc è astratto, complesso e poco incisivo. Senza la procedura di partecipazione della popolazione non è conforme alla legge.

------------------ Confronto ------------------

Lugano prevede strumenti più semplici e concreti.
Punto carente: il MasterPlan non è votato dal Consiglio comunale.

Mendrisio ha scelto uno strumento complesso e astratto, molto formale. Inspiegabilmente non prevede la partecipazione della popolazione. L'approvazione del Consiglio comunale è limitata alla definizione degli obiettivi.

 

La scelta di Lugano, se integrata con l'approvazione del Consiglio comunale, per noi è migliore e più efficiente.
Sarebbe in sintonia con le aspettative espresse nel nostro studio sulla pianificazione partecipativa.

 

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